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Enviado por   •  24 de Septiembre de 2014  •  1.385 Palabras (6 Páginas)  •  202 Visitas

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PEDAGOGIA

Ripetutamente lungo la storia, di fronte a nuove intuizioni ed esperienze che accentuavano una determinata qualitá pedagogica, si é parlato di pedagogia nuova o di rivoluzione copernicana. Le "parole magiche" che sintetizzavano tali scoperte potevano assere: il programma non piú visto come fine ma come mezzo, la centralita dell'educatore, la centralita dell'alunno, l'importanza dell'attivitá per un apprendimento piú adeguato, la mon direttivitá, l'apprendimento come ricerca, il lavoro in équipe, eccetera.

In ognuna di queste intuizioni, che spesso hanno costituiro dei veri e propri saltí di qualitá, si potrebbe intravvedere "esigenza trinitaria" alla quale rispondono: una necessitá di maggiore personalizzazione o di maggiore socializzazione, un approfondimento dell' importanza di un atteggiamento sociale altruista, una coscienza piú chiara del rispetto che exige la dignitá di coloro che partecipano al rapporto educativo, una maggiore partecipazione degli alunni, eccetera.

Me questo movimento verso una maggiore "trinitarietá" lo si avverte piú che mai nelle problematiche che si agitano in campo educativo. É sufficiente osservare alcune delle indicazioni offerte in libri pedagogici di ogni livello, l'orientamento umnanista o personalista in psicología sul quale si basano molti pedagogisti per fondare le loro proposte, gli stessi titoli di significative opere pedagogiche che ormai non sono piú un'eccezione. Sono segnali che rivelano, almeno in qualche misura, un'esplicita o inconscia tendenza a far crescere le relazioni di stile trinitario in ámbito pedagógico.

Parlando globalmente, si va scoprendo forse come mai nel passato la necessitá del principo di reciprocitá, prendendo sempre maggior coscienza del fatto che l'insegnamento non si riduce alla trasmissione d'informationi, ma costituisce un proceso di crescita in umanitá, nel quale tutti abbiamo da imparare e al quale tutti dobbiamo contribuire.

Cosi sintetizzava questa tendenza "trinitaria" della pedagogia attuale un recenté documento: "Mentre in altre epoche si privilegiava come fattore preminente il contenuto, in secondo luogo i programmi e il buon professore, e infine il protagonismo dell'alunno come elemento che interviene in maniera attiva e con creativitá, oggi si richiama l'attenzione sul rapporto dialogico di tutti questi fattori, e si sottolinea soprattutto il valore del rapporto stesso educatore-educando. In tal senso acquistano maggior importanza la relazione, la comunicazione, il dialogo, l'intersoggettivitá, l'incontro educatore-educando, con tutta quella profonditá che hanno dato a queste parole l'antropologia filosofica e la psicología relazionale. Dobbiamo considerare anche la necessiá del dialgo degli educatori tra loro e degli educandi con i loro parí. Non é il caso de descrivere qui in dettaglio i ricchi contributi offerti in propósito, ma va certamente rechiamata l'attenzione sul poco conto che se ne fa nel pianificarse e nel valutare il proceso educativo e, soprattutto, nel formate gli educatori chiamati per vocazione a essere le persone del dialogo e dell'arricchimento esperienziale di vita".

Bisogna aggiungere che oggi, da parte di tanti, sono in discussione gli stessi concetti di educazione e di pedagogía. Schematizzando al massimo, le posizioni possono muoversi fra due estremi. Da coloro per i quali questi concetti suonano come una specie di bestemmia perché evocarlo indottrinamento, imposicione, addomesticainento; a coloro i quali rilevano che le presioni sociali ed emotive sono comunque inevitabili, e che l'alunno é pur sempre una persona in formazione e ha bisogno d'informazioni oggettive e di una proposta di valori autentici. I primi sottolineano il falto che dell'educazione e della cultura tutti siamo figli, ma allo stesso tempo vittime, a causa dei limiti storici di ogni línea formativa e di ogni configurazione culturale della societá. I secondi, riconoscendo questi condizionamenti, rispondono che la pedagogía dev'essere perció intesa come "provocazione", proposta e stimolo alla liberta dell'altro: é necessario creare le condizioni perché egli possa esercitare questa liberta, ma anche instaurare un dialogo educativo e costruire insieme motivazioni valide per le sue scelte future. Questo nodo centrale ed eterno della discussione sull'educazione e la pedagogía —in cui esito dipende non soltanto dalle idee, ma anche da come poi si puó applicarle in concreto — costituisce, típicamente, un interrogativo e un'esigenza che troyano risposte appaganti soltanto in senso triniftio.

Enrique Gambón. Trinitá modelo sociale.

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