Saggio psafdmfp vlkeo
Enviado por italoxd • 30 de Septiembre de 2015 • Biografía • 1.497 Palabras (6 Páginas) • 137 Visitas
I valori di un uomo solidario e buono.
In questo saggio andremo molto in dietro nella storia, parleremo della storia di mio nonno materno e i suoi genitori come anche dei valori che lo hanno influenziato nella sua vita e che hanno fatto che sia stata la persona che era. Questo saggio é stato scritto con parte delle memorie del mio nonno scritte in un libro che ha lasciato a noi, ai suoi nipoti, per questo anche lascieró parti del suo libro come lui li ha scritte.
Questa storia comincia nel 1870 quando é nato Antonio Caballero, a Madrid, il mio bis-bisnonno. La sua moglie Julia Fernandez é nata il 1879 e tra loro è nata Angela Caballero Fernandez nel 1901 anche a Madrid. Lei é venuta in Cile nell’ anno 1910 con la sua famiglia cercando il sogno americano, un miglior stile di vita e una vita piú tranquilla poiché in Europa erano molte tense le relazioni.
Julia é stata la prima e l’unica figlia ad laurearsi qui in cile ad una scuola normale come maestra, e nel transcorso della sua vita conosce a Manuel Sanchez Diaz chi poi si transformerei nel suo sposo. Manuel, chi é nato in Bejar, Spagna, é venuto in Cile per non fare il servizio militare perché lo avrebbero mandato in Africa 2 anni e come molti sapevano, nessuno ritornaba di lá.
Da questo matrimonio é nato mio nonno nel 1926 con suoi due fratelli e sua sorella.
Antonio Sanchez Caballero, cosi si chiamaba mio nonno, se cominciamo a parlare della sua cultura famigliare possiamo dire che é stato influenziato da parte di sua madre chi li ha transferito gran parte della cultura madrileña e sempre faccendo riferimento al suo “madrid querido”, come anche i giochi spagnoli di carte che sono stati fino alla sua morte una delle sue pasioni e forme di divertirsi. A casa sua si vedeva molto il cibo tradizionale spagnolo. Ma non erano delle preparazioni costose, era del cibo di casa, quel cibo della nonna.
“Al atardecer, la comida, con una sopa, contundente y luego un bistec con ensaladas, o tortilla española y un plato hondo de postre de leche. Los días que pasabamos a casa de la abuela, nos mandaba a revisar el gallinero, y encontrar unos huevos recién puestos para servirnos de distintas maneras”
La sua famiglia sempre é vissuta felice in Cile perché non si sentiva un rifiuto da parte dei cileni o alcun tipo di discriminazione. La tradizione di usare gli stessi nomi per molte generazioni anche era molto comune, come si vede nel nome di mio bis-bisnonno, un fratello di mia bisnonna e mio nonno.
All’ essere tutti spagnoli, la mia bisnonna e i suoi fratelli vivevano tutti molto vicino, come una comunitá, é cosi che si vedevano frecuentemente, giocabano nella strada e si divertivano senza la tecnologia, soltanto giocando al “luche, la ronda, el emboque, las bolitas, el trompo, paco ladrón, e cosi via”. Loro vivevano ad av. Matta vicino a San diego. Usualmente andavano al cinema che é stata gran parte del divertimento di quell’ epoca, feste e al teatro.
Durante la guerra civile spagnola si sono transportati molti inmigranti da Francia, rifugiati della guerra in Cile, attraverso il Winnipeg e parte degli inmigranti hanno fatto una forte relazione con mio nonno e la sua famiglia, è cosi come molti amici che vivono oggi in Cile sono stati passaggeri di quella barca. A questo punto possiamo vedere che l’identita spagnola non si é perduta e che sempre é stata presente come se tutti fossero una famiglia.
All’ anno 1940 mio bisnonno é morto, questo ha provocato che mio nonno cominciasse a lavorare per stabilire la condizione economica della famiglia, lavorando in un negozio di scarpe e andando a vendere cibo o spezie a San bernardo le domeniche mattino. Questo ha significato un processo di maturitá da parte di mio nonno molto accelerato per la situazione famigliare.
Gia piú adulto sentiva come tutto stava cambiando, providencia che era una strada molto piccola e tranquilla, che in quell tempo arrivaba fino a “los leones” cominciaba a ingrandirsi, la construzione del ponte del fiume mapocho, e cosi sente l’arrivo del progresso.
“providencia tenía un aspecto más colonial, calles muy bonitas, árboles frondosos, acequias con agua más o menos limpia, mansiones, casas grandes, algunas se pueden ver todavía, calles que hoy son avenidas, eran hace 60 años con pavimento de adoquines, las mas importantes, de piedras y muchas aún de tierra. Empezaban en esos años a nacer el comercio de providencia, llegando establecimientos importantes, que le dieron vida al sector, nació Santiago oriente, se construyó puente del rio Mapocho, llego el mundo con su bulla, se perdió la paz pueblerina, llego eso que llaman progreso.”
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