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El Arpa Y L'ombra


Enviado por   •  3 de Septiembre de 2014  •  411 Palabras (2 Páginas)  •  383 Visitas

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La storia è protagonista anche della relazione Pio IX-Colombo.

Entrambi vogliono il loro nome scritto negli annali della storia ed entrambi ambiscono alla fama eterna.

Da una parte Colombo si macchia di ύβρις, si spinge oltre ogni limite e sfrutta ogni mezzo per raggiungere i suoi scopi.

E’ un manipolatore come ci ricorda la mano.

“Mi bastava arrivare laggiù! […] Quanto alla gloria raggiunta con la mia impresa,

era lo stesso se davanti a quel mondo se ne adornasse questo o quel regno, bastava

che si mantenessero i patti quanto onori personali e piena partecipazione ai benefici

ottenuti…”

Dall’altra parte papa Pio IX, anche lui voglioso di fama immortale, cerca di ottenerla cercando di beatificare per primo un marinaio.

E la beatificazione sarà quel processo,poi fallito,che porterà Colombo e Mastai Ferretti sul gradino successivo verso la ricerca dell’immortalità storica.

La storia fa da cornice anche alla dicotomia Vecchio mondo-Nuovo mondo.

Il contrasto tra le due civiltà è sempre stato un tema molto dibattuto ed è riemerso soprattutto nel 1992, data del cinquecentesimo anniversario della conquista del continente americano.

I contrasti più accesi furono quelli riguardanti la convinzione di superiorità dei conquistatori.

Negli scritti di Colombo troviamo molte note riguardo i primi contatti con gli indigeni, si noti che la prima cosa che salta all’occhio del conquistatore sia l’assenza di vestiti subito collegata con l’assenza di cultura.

Todorov1 sottolinea che l’ammiraglio vede gli uomini solo perché, dopotutto, fanno parte del paesaggio.

Queste popolazioni cosi tanto sottovalutate e culturalmente vergini furono facilmente malleabili nelle mani degli europei che cercarono di educarli ad una civiltà che non apparteneva loro con i risultati drammatici di cui il mondo è a conoscenza.

Bisogna anche sottolineare, dall’altro lato, la mancanza sostanziale di storia e di una identità propria dei paesi latino-americani, lacuna che gli scrittori del boom (che, come sottolinea Doris Sommer2, si definiscono orfani) hanno cercato di colmare e, a suo modo, anche il personaggio di Pio IX nonostante lo usi come un passaggio verso la fama, cerca di istituire il culto di un nuovo santo non solo per rinsaldare i rapporti tra i due continenti ma anche per contribuire ad iniziare a formare una nuova storia nazionale.

“La cosa ideale, perfetta, per unire la fede cristiana del vecchio e del nuovo mondo

[…] sarebbe stato un santo dal culto ecumenico, un santo di fama illimitata,

un santo di portata planetaria, incontrovertibile […] aveva pensato al grande

Ammiraglio di Ferdinando e Isabella…”

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