Mateo Pèrez
Enviado por Lopy • 5 de Febrero de 2014 • 327 Palabras (2 Páginas) • 353 Visitas
MATTEO PEREZ D’ALESSIO
Matteo Perez d’Alessio nasce ad Alezio in Puglia nel 1547. A quei tempi apparteneva al Regno di Napoli, allora possedimento spagnolo.
Attivo nella capitale del Perù, Lima per più di 40 anni dal 1558 al 1628. Meglio conosciuto in Italia come Matteo da Lecce. Figlio di Antonio di Alessio e Madama Lucente.
Noto pittore e scultore italiano, specializzato nella raffigurazioni di soggetti storici, devozionali e marittimi. Tant’è vero che le sue pitture erano talmente ricche e dettagliate, che hanno dato un ottimo contributo allo studio di materie storiche. Poiché nei suoi dipinti era molto puntiglioso nel riprodurre armature, costumi, architetture militari, formazioni di battaglia dell’epoca.
Il nostro, prima di compiere 16 anni entrò nella bottega di Michelangelo Buonarroti. Tanto che il pittore, scrittore Gaspare Celio, autore di “Memoria delli nomi dell’artefici delle pitture” attribuì a Matteo da Lecce il San Michele della Disputa sul corpo di Mosè, nella Cappella Sistina. In realtà non fu solo autore del San Michele ma di tutto l’affresco, precedentemente compiuto dal Signorelli, ma danneggiato da alcune crepe causate dal crollo che avvenne nel 1522. Risale al nostro, anche l’affresco di Sant’Antonio circondato dai demoni, che si trova difronte al Giudizio universale del Buonarroti.
Nel 1572 entra a far parte dell’Accademia di San Luca, il suo talento lo porta ad ottenere nuove ed importanti commissioni prima dal papa Pio V e successivamente dal papa Gregorio XIII. Tra le opere più note abbiamo gli affreschi all’interno di Villa d’Este a Tivoli, Villa Monragone a Frascati e la Madonna fra i Santi Stefano, Lorenzo ed Eligio, ciclo di affreschi che troviamo nell’abside della chiesa di Sant’Eligio degli Orefici a Roma, realizzata su un progetto di Raffaello. Poco dopo, intorno al 1576, lasciò Roma e si trasferì a Malta. È proprio grazie al nostro, che il Manierismo italiano viene introdotto nell’isola. Qui dipinse 13 affreschi che raffiguravano il grande assedio di Malta per mano dei turchi e di Solimano il Magnifico avvenuto nel 1565.
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