Ugo Foscolo

BREVE SCHEDA BIOGRAFICA

Ugo Foscolo é nato a Zante, antica Zacinto (repubblica veneta) il 6 febbraio 1778. Nel 1792, dopo la morte del padre, Foscolo si trasferisce a Venezia con la madre . Visto che Venezia viene ceduta, da Napoleone, all’Austria, nel 1797 fugge verso Bologna. Venti anni più tardi, nel 1817 la morte della madre di Foscolo sarà uno degli elimenti recorrenti della sua poesia. La difficile e triste situazione politicia dell`Italia lo porto` a decidere di ritirarsi in esilio volontario in Inghilterra. Il 10 settembre del 1827 la vita di Ugo Foscolo conclude. Alfieri è stato un maestro di vita morale e di arte poética per il Foscolo; così come Cesarotti, scrittore e filosofo a cui Foscolo si rivolgeva come un maestro.

La raccolta definitiva delle poesie e dei sonetti esce nel 1803. I sonetti sono stati disposti in modo diverso a quella disposizione che c’era nel 1802. Foscolo riprende la lirica del ‘500; parole di poeti che vanno dal Petrarca in poi. Più specificamente ha l’influso di due lirici che sono il Della Casa e il Tasso. Con questa raccolta, e più esattamente nel secondo sonetto, conclude il periodo giovanile della poesia del Foscolo; guarda a sè stesso, spento nell’amore e nella sua produzione poetica.

L’ INEVITABILE DEL FUGGIRE DEL TEMPO

“E` purtroppo destino ineluttabile

che il tempo distrugga ogni cosa

nel suo fluire perenne”

(Ugo Foscolo)

ALLA SERA

Forse perché della fatal quïete

tu sei l’immago a me sí cara vieni

o Sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,

e quando dal nevoso aere inquïete

tenebre e lunghe all’universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor suavemente tieni.

Vagar mi fai co’miei pensieri su l’orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme

delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrieri ch’entro mi rugge.

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