Epistemologia
Enviado por sandrasuaa • 9 de Octubre de 2012 • 253 Palabras (2 Páginas) • 395 Visitas
L'Empirismo [modifica]
L'empirismo, generalmente visto come il cuore del moderno metodo scientifico, sostiene che le nostre teorie devono essere basate sull'osservazione del mondo piuttosto che sull'intuito o sulla fede. In altre parole, esso sostiene la ricerca empirica ed il ragionamento a posteriori, piuttosto che l'innatismo della conoscenza.
Tra i filosofi riconducibili all'empirismo troviamo:
Aristotele (384 - 322 a.C.) e Tommaso d'Aquino (1225 - 1274) (precursori);
Francis Bacon (1561-1626), Thomas Hobbes (1588 - 1679), John Locke (1632 - 1704), George Berkeley (1685 - 1753) e David Hume (1711-1776) (empirismo moderno).
L'empirismo si oppone al razionalismo, rappresentato da René Descartes (Cartesio, 1596 - 1650). Quest'ultima scuola filosofica privilegia l'introspezione e il ragionamento deduttivo a priori.
L'empirismo è stato un precursore del neopositivismo, noto anche come empirismo logico. I metodi empirici stanno tuttora dominando il pensiero scientifico. L'empirismo ha preparato la base per il metodo scientifico, visto in modo tradizionale come progresso scientifico tramite l'adattamento delle teorie.
Tuttavia teorie relativamente recenti come la meccanica quantistica o la teoria della relatività, almeno per come sono state esposte da Kuhn in "La struttura delle rivoluzioni scientifiche" hanno posto sfide significative all'empirismo come metodo di lavoro della scienza.
Alcuni sostengono che la meccanica quantistica abbia fornito un esemplare trionfo dell'empirismo: la capacità di scoprire anche leggi scientifiche contro-intuitive e la capacità di rimodellare le nostre teorie per includere tali leggi.
L'opinione prevalente resta comunque quella che l'empirismo abbia sostanzialmente esaurito la sua spinta propulsiva all'inizio del XX secolo e che per il progresso della scienza servano teorie più raffinate.
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