Storia della chiesa
Enviado por Museck • 4 de Febrero de 2016 • Resumen • 13.113 Palabras (53 Páginas) • 357 Visitas
Storia della Chiesa Antica e Medioevale
Riassunto
Da Gesù di Nazaret alla svolta costantiana (fino al 311)
Gesù storico e la fondazione della chiesa
1) L’esistenza storica di Gesù; la contestazione dell’esistenza storica di Gesù è stata tentata spesso, fin dal XVIII e XIX secolo, in nome della scienza illuministica liberale e della critica storica.
R. Bultmann; ha guidato alla demitizzazione, si distingue la forma espressiva mitica, condizionata dal tempo, propria a molti testi scritturistici dal loro contenuto essenziale e a liberare da quel rivestimento il loro nucleo storico fondamentale, con le istanze centrali del messaggio neotestamentario sull’opera divina di salvezza in Gesù Cristo.
Metodo della storia delle forme, Cristo della fede e Cristo della storia, i vangeli non sono biografie di Gesù.
L’esistenza storica di Gesù, pertanto, è incontestabile.
Altre fonti non cristiane;
Tacito (Annales)
Plinio il Giovane (Lettera all’imperatore Traiano)
Svetonio (Vita Claudii)
Flavio Giuseppe (Antiquitates)
2) Storicità della fondazione della Chiesa; Comincio inizi dell’età moderna. (ecclesia spiritualis) (Medioevo)
Riforma Protestante, rifiuto contra la chiesa papale (falsificazione della volontà originaria di Cristo)
Rudolf Sohm, tesi: Cristo non aveva voluto per niente istituire una chiesa e che si era limitato solo a predicare un cristianesimo puramente spirituale.
Il cristianesimo primitivo privo di qualsiasi ordinamento esteriore o di ogni struttura organizzativa e, poiché era guidato e unificato solo dallo spirito di carità. Senza forma istituzionale ecclesiastica. La falsa interpretazione del pensiero di Cristo, col il tempo si sarebbe cristallizzata nella rigidità del Dogma, raggelata in norme giuridiche e sanzione disciplinari mortificanti.
I vangeli informano l’essenza della predicazione salvezza di Gesù, la bella notizia del Regno di Dio due fasi: stadio iniziale (predicazione di Gesù) / Schaton.
Problema? Non troviamo nessun passo neotestamentario in cui Cristo abbia espresso direttamente, di una volontà di fondare la chiesa.
Sembra che Cristo al stabilire i dodici, uomini particolarmente responsabili nominò Pietro supremo pastore e capo del suo gregge (Mc 3,14ss)
Gesù stesso a istituire i primi ministeri. La chiesa fu edificata da questo ministero e, poiché è Cristo stesso che detiene il ministero e opera in esso, si può ben affermare che la chiesa è sorta da questo e con questo carattere ministeriale.
3) La Chiesa come mistero di fede
Comunità storica e visibile. Non era la sua dottrina una scuola, ma una comunità di vida che abbracciasse l’intera esistenza, di cui egli stesso vuole il cuore e il centro, e che da lui doveva ricevere il suo principio vitale. Immagine del corpo (1 Cor 12, 12 ss) la esigenza è vivere la sua vita, di soffrire con lui la sua morte e di divenire participi della sua risurrezione.
L’incarnazione è il concetto centrale del cristianesimo. Nella chiesa Dio s’incarna nell’umanità per condurre a tutti gli uomini alla salvezza.
La chiesa stessa è un profondo mistero di fede e di salvezza e partecipa di quella singolare tensione che esiste fra la santità divina e la debolezza umana. Santi e peccatori e nella sua storia come nella vita dei singoli fedeli.
La missione della Chiesa è Redimire e santificare l’umanità. Rinnovamento continuo per restituirlo a Cristo.
La chiesa primitiva e l’età apostolica
1) La comunità dei discepoli dopo l’ascensione di Gesù
Comunità di credenti che proseguono la sua predicazione. Gli apostoli e i primi discepoli seppero certamente interpretare la volontà di Gesù.
Cristo ha trasmesso sua volontà ai suoi apostoli come un mandato vivente. Hanno fatto gli autentici interpreti della sua volontà quando conferirono alla vita della comunità un saldo ordinamento e alla chiesa una chiara struttura gerarchica.
Il criterio per stabilire l’autenticità di una dottrina di fede è rimane nel fatto che la sua presenza possa essere già dimostrata nella traditio apostolica. / Teologia della comunità, epoca creativa e feconda.
La conoscenza della vita ecclesiale di questi tempi è;
a) Scritti del Nuovo Testamento (Atti degli Apostoli e lettere di Paolo)
b) Padri apostolici; Didaché, Prima lettera di Clemente)
2) Immagine della chiesa di questa età apostolica
Si presentano sempre come comunità articolate e costruite secondo il principio dell’unità capo corpo. Un gruppo dei puri carismatici, ma nella prassi normale della chiesa questi furono sempre subordinati al ministero. Episcopato monarchico.
La marcia vittoriosa della giovane chiesa da Gerusalemme a Roma
1) La comunità primitiva di Gerusalemme
Pietro e i primi apostoli, comincia a formarsi un patrimonio linguistico e concettuale di matrice cristiana, nuova struttura liturgica (eucharistia), vita comunitaria, l’ordinamento e la struttura liturgica della chiesa. Appare l’ordine gerarchico dei ministri; (L’apostolo –vescovo, i presbiteri e i diaconi).
Causa dell’allontanamento dagli usi giudaici; il battesimo, preghiera rivolta a Gesù come Kyrios (Signore), la celebrazione dell’eucaristia, l’esclusiva comunione d’amore cristiana, condivisione dei beni. Persecuzione
2) la comunità di Antiochia
Prima comunità di pagani convertiti al cristianesimo e centro d’irradiazione missionaria. Composta per membri di origine non ebraica fu indicata per la prima volta come una comunità religiosa indipendente. Come seguaci di Cristo. “cristiani”.
3) Inizi della comunità romana
La tradizione indica in Pietro il fondatore della chiesa romana attraverso un’ininterrotta serie di testimonianze, che vanno dalla; Prima lettera di Clemente, Lettere ai Romani di Ignazio di Antiochia, Ireneo di Lione, Dionigi di Corinti, presbitero romano Gaio, Tertulliano.
Il nome di Pietro è sempre in testa a tutte le liste dei vescovi romani come apostolo fondatore. Fonte dove troviamo l’informazione che Petro fu vescovo per 25 anni è Eusebio di Cesarea.
Stabilire successioni era per un senso teologico.
La diffusione del cristianesimo fino al III secolo.
Per sé è un mistero di Grazia. Il giudaismo della diaspora come mediatore nella proclamazione del messaggio cristiano.
Furono tutti i cristiani che operarono nel mondo e proclamarono il vangelo di Gesù Cristo. (Commercianti, soldati e predicatori).
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